lunedì 2 marzo 2009

Anatomia surreale

bozzetti studio per l'Hemisferic




La sottilissima linea rossa che divide la Natura dall'Architettura, è stata spezzata in un punto ben definito da Santiago Calatrava, che ha immaginato l' Hemisferic (Città Dell'Arte e Della Scienza, Valencia) come un immenso occhio meccanico capace di aprire e chiudere le proprie palpebre. Il planetario, posto in un complesso architettonico museale, interamente ad opera dell'architetto catalano, si materializza con infinita delicatezza sul filo estremo di uno specchio d'acqua, lasciando che realtà e riflesso giochino tra loro a costruire l'immagine ideale di un occhio dalle pure sembianze umane.
Nell'intrigante intreccio di vetro e acqua tornano ridondanti quei dialoghi di millenaria memoria tra forma ed essenza, sogno e realtà, umano e trascendente, come testimonianza di quanto l'Architettura sia riflesso dell'umanità stessa, come estensione fisica e metafisica di un genio in continua evoluzione. Questo a ricordarci che forse compito dell'uomo è cercare nella propria storia i più profondi limiti per sfiorarli e superarli, attraverso surreali estensioni della propria essenza-fisicità.


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