sabato 28 febbraio 2009

Autoritratto

Stanley Kubrick, 1949
Genialità impressa su cellulosa. E' lo sguardo di un giovane e folle poeta del cinema riflesso ad uno specchio, in posizione indifferente ritrae il suo stesso ego come si addice ad ogni vero artista.

Depeche Mode - Wrong

Resistono da quasi 30 anni alle intemperie del mercato discografico, e sono pronti a tornare per il loro dodicesimo album. Il sound è sempre lo stesso, invariato e oltre le mode, la voglia di stupire anche. E ci riescono con il video del loro primo singolo estratto, Wrong, diretto da Patrick Daughters.
Il protagonista della clip si risveglia nella sua auto dopo essere stato narcotizzato, una corda paralizza le mani e un bavaglio accecca le urla di aiuto, mentre, sotto una maschera in lattice, le espressioni di terrore vengono tramutate in plastica tranquillità.
Il resto lo lascio a voi.

Cartoline Sovietiche

Hanno un'aria tipicamente glam-soviet dal gusto vintage gli scatti proposti dalla rivista GQ Russia. Cadaveri di insegne luminose prestano il loro fascino per i neo-snob della Russia in rinascita.
Il tetro romanticismo e la decadente imponenza affidati al set fotografico suggeriscono una visione post-bellica (o after-party) dai toni smorzati. Sintomi di una vecchia e malconcia gloria in attesa di rinascere o agonia intellettuale di un gigante al tramonto?






venerdì 27 febbraio 2009

Capricci Infantili

Comincia da ora la tediosa rassegna di sconnessi pensieri visivi.

Bagianate da un mondo di infantilismo cronico. A partire dall'idea degli architetti Tham e Videgard Hansson, che immaginano un residence composto da cubi di alluminio abitabili, sostenuti da alberi (e da capricci infantili repressi) e collegati da lunghi ponti in legno. Le pareti esterne sono ricoperte da superfici vetrate, rendendo il cubo assolutamente integrato nel contesto boschivo e tutti i materiali impiegati per gli interni sono di origine naturale.La visione adorabilmente puerile di uno spaccato del mondo adulto.







Salve (hai 30 secondi per evadere)

Garbage Room è un presuntuoso blog dalla distratta morale, noioso e diseducativo. Spazzatura via etere che intasa le fragili linee della comunicazione globale.
Hai due possibilità: uscire da questa inutile scatola di fibre ottiche distorte e devianti per godere del mondo della pornografia on-line, o rimanere con gli occhi fissi verso il centro ortogonale dello schermo, indossare un paio di occhiali riposanti, e lasciare che ogni singola cellula di questo insulso blog si rifletta nelle stanche retine dei tuoi occhi, abbandonando il senno ad una condizione di assoluta narcolessi creativa.
Hai scelto di chiudere la pagina? Hai fatto bene.
A presto, Diego.