giovedì 2 aprile 2009

Learning from the Slums

Napoli, quartieri spagnoli

Atrani

Pare che i più elitari architetti del momento si siano fermati per un secondo ad osservare quelle che dispreggiativamente vengono definite Slums, ovvero i bassifondi (i vasc' come direbbero dalle mie parti), attratti da geometrie e filosofie che hanno portato all'evoluzione di microcosmi urbani derubati della loro dignità, stracciata e calpestata dallo snobismo post-industriale.
Qualcuno si è spinto a tal punto da sviscerare in un processo metodico queste situazioni parallele e riuscire ad estrapolare quei fragili concetti che sono alla base dell'architettura popolare.
Rinascono così i principi insabbiati da secoli di degrado storico ed etico, celati dietro le Slums.
L'incastro pitagorico che relazione tra di loro le abitazioni, la funzionalità massima di ogni alloggio e l'uso vario di colori e materiali sono solo alcuni degli aspetti dai quali prende spunto il nuovo radicalismo chic architettonico.
Personalità del calibro di Frank Gehry, Moshe Safdie e Mario Fiorentino sono tra i primi ad aver adottato la nuova religione urbana, come unica e vera costante del costruire intelligente.

foto via ArchDaily

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